Pignoletto

Pignoletto d.o.c. Colli Bolognesi

uva

Il Pignoletto è il nome del vitigno autoctono da cui si ottiene questo vino unico, delizioso ed esclusivo: è giustamente considerato il "Re dei Colli Bolognesi". Le normative del Ministero dell'Agricoltura e Foreste, di cui il Consorzio Vini Colli Bolognesi è il responsabile legiferante che ne tutela la qualità e la sincerità, consentono per almeno l'85% le uve dell'omonimo vitigno, mentre le restanti uve devono provenire da vitigni a "bacca bianca non aromatici" autorizzate e prodotte solo nel comprensorio Colli Bolognesi.

Di questo vitigno particolarissimo non esistono precise e certe documentazioni scritte, ma riferimenti sapienti e fondati, tantissimi!! Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis Historia", scritta nel I secolo d.C., afferma di un vino chiamato "Pino Lieto" che "non è abbastanza dolce per essere buono", e quindi non apprezzato, poiché è noto che gli antichi romani amavano il vino dolcissimo: da tali affermazioni si può dedurre che nell'antichità il Pignoletto era già conosciuto. Il Tanara, nel 1654, col suo trattato "Economia del Cittadino in Villa", fa precisi riferimenti ad "Uve Pignole" che sono coltivate nelle colline della provincia bolognese, anche se è sempre stato caratterizzato come altro vitigno con ampelografia similare.

La foglia è pentagonale e trilobata, seno peziolare a V ampio, di colore verde cupo, lucida e liscia superiormente, mentre la pagina inferiore è più chiara. Il Grappolo è medio, ma compatto o mediamente spargolo, allungato e quasi cilindrico con alatura; mentre l'acino è medio, di forma allungata e di colore verde ambrato. Il tralcio legnoso è lungo, robusto ed elastico, ma poco ramificato e di sezione ellittica; il fusto è di buona vigoria su terreno collinare calcareo, argilloso, molto drenato e ricco di micro e macro elementi che danno al Pignoletto quelle caratteristiche e particolarità tanto apprezzate e piacevoli. Con germogliamento abbastanza precoce, verso la seconda decade di aprile, e maturazione delle uve ai primi di ottobre. L'utilizzazione di queste splendide e particolari uve è solo per la vinificazione, ottenendo così un prodotto decisamente unico. Ha ottenuto la DOC nel 1985. La coltivazione del vitigno è a cordone speronato ed a Guyot.

Il vino, ha un bel colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini e profumo delicato, fruttato, intenso dei fiori di biancospino, dal sapore secco, armonico, asciutto ed abbastanza persistente; inoltre è fresco di acidità. Viene prodotto in varie "vesti": fermo, con caratteristiche e tipicità inalterate; frizzante a fermentazione naturale; superiore con gradazione alcolica naturale delle uve del 12% vol. produzione delle medesime, vinificazione ed imbottigliamento nella zona tipica del comprensorio: la bottiglia è del tipo "bordolese a spalla alta" e tappo raso di sughero, con l'indicazione in etichetta dell'annata di produzione delle uve. Inoltre anche nei tipi spumante metodo Charmat, a rifermentazione termo-regolata in autoclave, e metodo classico con minimo 9 mesi di rifermentazione in bottiglia champagnotta con tappo a fungo di sughero.

grappoli

Le operazioni di vinificazione, imbottigliamento e di invecchiamento, devono essere effettuate nella sola zona di origine. Nella vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche locali, leali e costanti, atte a conferire al vino le peculiari caratteristiche ed unicità. I vini DOC, prima di essere commercializzati, devono essere sottoposti al controllo della Commissione nominata dal Ministero dell'Agricoltura, presso la Camera di Commercio. Un'ulteriore specifica Commissione di Degustazione, composta da enotecnici e sommeliers, controlla i vini sia analiticamente, che organoletticamente prima di attribuire il contrassegno di qualità, il marchio depositato a norme di legge raffigurante l'ASSO DI COPPE.

Il 4 agosto 1997, con D.M. pubblicato sulla G.U. del 2/9/97, è stato definitivamente riconosciuto da parte del MIPA, del Comitato Nazionale per la tutela dei vini a denominazione di Origine e della Regione Emilia-Romagna la zona

"Colli Bolognesi Classico" per il vitigno Pignoletto.

IL CLASSICO PIGNOLETTO deve essere ottenuto con uve Pignoletto 85%, possono concorrere anche le uve dei vitigni Pinot Bianco, Riesling Italico, Trebbiano Romagnolo presenti nei vigneti in ambito aziendale da soli o congiuntamente.

Resa massima per ettaro 90 ql.
La resa massima dell'uva in vino finito non deve essere superiore al 65%
E' esclusa ogni pratica di forzatura; è ammessa l'irrigazione di soccorso per non più di due volte all'anno prima dell'invaiatura

Titolo alcolometrico volumico minimo naturale del 12%.
Tenore zuccherino massimo 6 gr/l
Estratto secco netto minimo: 16 per mille
Immissione al consumo solo dopo il 1° Aprile
E' obbligatoria l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.

Colli Bolognesi D.O.C. Pignoletto Frizzante

Resa massima per ettaro 120ql.
La resa massima dell'uva in vino finito non deve essere superiore al 70%.
E' esclusa ogni pratica di forzatura; è ammessa l'irrigazione di soccorso per non più di due volte all'anno prima dell'invaiatura

Titolo alcolometrico volumico minimo naturale del 12%.
Tenore zuccherino massimo 6 gr/l
Estratto secco netto minimo: 16 per mille
Immissione al consumo solo dopo il 1° Aprile
E' obbligatoria l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.

Ottimo aperitivo in quanto fruttato, delicato e leggero, è perfetto con antipasti all'italiana, di pesce e tigelle, verdure e uova. È da tutto pasto, ma soprattutto con carni bianche e formaggi freschi che ne valorizzano le caratteristiche; spiedini di crostacei, cozze prezzemolate, spaghetti ai calamaretti mignon, spaghetti con le vongole (ovviamente in bianco), risotto ai frutti di mare, calamaretti ripieni, scaloppe di branzino con verdure. Con i tortellini in brodo è un classico! Lo si apprezza in ogni occasione poiché allieta qualsivoglia incontro, e, per coglierne appieno la tipicità si consiglia di degustarlo giovane, stappando al momento a 8°-10°C.

(estratto dalla presentazione del Consorzio di Tutela Vini Colli Bolognesi)

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tappo bottiglia di vino